Dalla creta affiora la forma: fragile, silenziosa, necessaria
Scultura
La scultura di Daniela Daz Moretti nasce dall’ascolto della materia e dal desiderio di darle voce.
La creta, plasmata, levigata o incisa, diventa spazio di memoria e soglia di rivelazione.
Ogni forma è un gesto che accoglie: una presenza fragile, in equilibrio tra corpo e assenza, tra peso e leggerezza.
Nelle sue opere la terra non è mai solo un materiale, ma un organismo vivo.
Si apre, si fende, respira.
Le superfici conservano la traccia del tempo, come epidermidi che raccontano la memoria di un contatto.
Attraverso il lavoro delle mani, l’artista trasforma la materia in Nido, un luogo dove ciò che è interiore trova forma, dove il vuoto diventa parte integrante della scultura.
Le sue opere si muovono tra pieni e cavità, aperture e chiusure, come architetture intime.
Ogni scultura custodisce un’Epifania: un momento di rivelazione in cui la forma sembra svelarsi da sola, affiorando lentamente dal silenzio della terra.
La materia diventa linguaggio poetico, un territorio in cui il gesto lascia impronte di vita e la forma conserva il respiro del tempo.
Nel lavoro di Daniela Daz Moretti la scultura è un atto di ascolto e di cura:
un modo di abitare il mondo attraverso la materia, di renderla testimone della memoria e della trasformazione.
È una pratica che unisce rigore e fragilità, gesto e contemplazione, portando alla luce una poetica del limite e della presenza.
Nidi
creta nuda, varie misure min 30 cm max 50
Nidi Graffito
creta nuda graffita, 30x30 ca diametro
Nidi
realizzazione in residenza d'artista Cutrofiano Fratelli Colì
creta ingobbiata, misure variabili min 30 max 80
Nidi black/white
creta e smalti ceramici, misure variabili min 20 max 45
Nidi Costellazioni
creta nuda, misure variabili min 20 max 45
Nidi MISHIMA
creta e smalti ceramici, misura variabile min 25 max 35
